CISTITE

Trattenere la pipì: conseguenze e sintomi di questa cattiva abitudine

Non fare la pipì quando scappa è un pessimo comportamento che può favorire l’insorgere della cistite

Capita più spesso di quanto si possa pensare: la vita frenetica quotidiana e gli impegni lavorativi e personali possono portarci a rimandare l’andare in bagno quando sentiamo il bisogno di urinare. In realtà, trattenere la pipì è una delle abitudini più sbagliate che possiamo avere: questo atteggiamento, infatti, è estremamente pericoloso per il nostro benessere intimo e per la nostra salute in quanto può causare cistiti, infezioni al tratto urinario e conseguenze ai reni.

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Come funziona la vescica?

La vescica urinaria è l'organo dell’apparato urinario che funge come punto di raccolta dell’urina, che viene prodotta dai reni. Ha una forma sferica e si trova in posizioni diverse nei due sessi: nelle donne è collocata davanti all’utero, negli uomini, invece, si trova davanti al retto, sopra la prostata. La vescica serve a raccogliere le urine, prodotte dai reni, che successivamente vengono espulse con la minzione.

Cosa succede quando si riempie la vescica?

Una volta riempita completamente (in un adulto parliamo di circa 300 ml di urina), i nervi periferici trasmettono un segnale al cervello, o meglio, al sistema nervoso centrale, riferendo questa informazione. In base alla situazione, il cervello deciderà se è il momento che la vescica si svuoti o se è necessario aspettare: in questo caso, la vescica, formata da muscolatura, dovrà trattenere la pipì.

Se si tratta di poco tempo e, soprattutto, di casi sporadici, trattenere l'urina non è una pratica pericolosa. Lo diventa se l’urina viene trattenuta spesso e per molto tempo: questo, infatti, può causare criticità e problemi al tratto urinario, con l’insorgere di infiammazioni e cistiti.

Le conseguenze del trattenere le urine

L’urina è lo scarto dei reni in soluzione liquida che, come abbiamo visto, si accumula nella vescica e viene espulsa grazie all’uretra. Le urine sono normalmente formate da acqua, sali minerali, urea (un composto chimico), azoto ureico, sodio e acido urico: questi ultimi sono tutti elementi di scarto dell’organismo. Se questi, insieme alle tossine, non vengono espulsi quando se ne sente il bisogno (cioè quando scappa la pipì), ecco che possono creare criticità al nostro corpo. Infatti, ci sono molti aspetti negativi che colpiscono l’organismo quando si trattiene frequentemente l’urina e per lunghi periodi di tempo:

  • Infiammazioni e cistiti
    Non urinare al momento dello stimolo e tenere la pipì all’interno della vescica significa avere un accumulo di tossine, scorie, batteri e sostanze acide che possono colpire le pareti della vescica e del tratto urinario, causando infiammazioni, infezioni ricorrenti e cistiti.

  • Perdita del tono delle pareti della vescica
    Trattenere la pipì fa male anche ai muscoli delle pareti della vescica: la vescica, se non svuotata, aumenta le capacità di contenere la pipì al suo interno, ma, se questo atteggiamento si ripete nel tempo, può causare anche perdite di tono muscolare e, quindi, di urina (incontinenza urinaria).

  • Calcoli renali
    Come abbiamo visto, l’urina è composta da vari elementi di scarto che se non espulsi al momento dello stimolo di urinare rimangono all’interno della vescica; questi, cristallizzandosi, possono causare ostruzioni delle vie urinarie. A loro volta, questo blocco può causare calcoli renali e danni più gravi ai reni.

Differenza tra cistite e infezione del tratto urinario

Infezioni delle vie urinarie (dette IVU) è il termine che comprende tutte le infezioni del tratto urinario, mentre la cistite è una specifica infiammazione della vescica e delle vie urinarie. I sintomi sono molto simili, come dolore e bruciore durante la minzione, sensazione di dover urinare costantemente, poca minzione, urine torbide, ma la cistite si contraddistingue anche per l’odore maleodorante dell’urina e un malessere e una debolezza generale.

Trattenere la pipì: cosa succede al corpo

Trattenere le urine, con le sue tossine, i batteri e le sostanze acide, è una cattiva abitudine di cui liberarsi velocemente perché può causare infezioni al tratto urinario e cistite. Per riconoscere i sintomi dovuti alla presenza di una cistite o di infezioni alle vie urinarie, sarà necessario prestare attenzione ad alcuni aspetti:

  • Disuria: difficoltà ad urinare, la minzione è poca e con dolore (e bruciore), concentrato soprattutto al basso ventre e nella parte finale dell’apparato genitale;

  • Pollachiuria: stimolo costante ad andare in bagno anche se la vescica non è piena (tanto che la minzione è minima o del tutto assente);

  • Bruciore: sensazione di bruciore (e dolore) durante la minzione, a volte con presenza di brividi di freddo;

  • Urine torbide e di cattivo odore: se vi è una infiammazione in corso o si ha una cistite, si noterà anche il colore torbido delle urine (cioè non limpide) e cattivo odore durante la minzione. Questo sintomo deve presentarsi in concomitanza degli altri perché da solo potrebbe dipendere anche da altri fattori (come l’alimentazione o l'uso di farmaci).

Questi sono i sintomi più frequenti, ma possono aggiungersi anche febbre, nausea e spossatezza.

I consigli utili per evitare la cistite e le infezioni alle vie urinarie

Il consiglio principale è sempre uno: non trattenere la pipì quando scappa. Si raccomanda di bere molta acqua durante il giorno per mantenere il tratto urinario e l’intero organismo pulito e ossigenato, ma questo comporta l’avere un bagno a disposizione e poterne usufruire tutte le volte che sentiamo lo stimolo. Ovviamente, se già si è a conoscenza che in un determinato momento della giornata non sarà possibile accedere a un bagno, si sconsiglia di bere troppo, così da non avere lo stimolo e, quindi, evitare di trattenere le urine.

Anche l’alimentazione può influire a riguardo, quindi è sempre consigliato fare un uso contenuto di cibi fritti, aglio, caffè e alcool e di eliminarli completamente se l’infiammazione o la cistite sono in atto.

Si ricorda anche una corretta igiene intima, fondamentale per prevenire la cistite e le infiammazioni. Una corretta igiene intima non significa lavarsi spesso, ma farlo nel modo corretto, utilizzando un sapone intimo neutro, prima e dopo un rapporto sessuale, ad esempio, prediligere biancheria non sintetica e assorbenti in cotone.

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Durante la gravidanza

Se si è in stato interessante, è ancor più sconsigliato trattenere la pipì in quanto, anche in questo caso, può comportare la comparsa della cistite. Con i suoi sintomi riconoscibili, la cistite e le infiammazioni alle vie urinarie risultano essere ancora più fastidiose durante la gravidanza.

Gli alimenti amici (e nemici) dell’urina

Ci sono degli alimenti che, più di altri, possono causare probabilità di disturbi alle vie urinarie mentre altri, al contrario, sono ottimi alleati per favorire la diuresi. Gli alimenti da prediligere e inserire in una dieta variegata sono quelli ricchi di fibre e quelli con la vitamina A, utile per il sistema immunitario. Mentre si sconsiglia l’uso eccessivo di cibi grassi, piccanti e speziati, alcool e caffeina.

Fonti

NHS

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