Cistiti ricorrenti: le cause, i sintomi e come curarle
La cistite ricorrente è un fastidioso problema alle vie urinarie che colpisce soprattutto le donne in età adulta. Principalmente causata da batteri (e più raramente da virus, funghi o altre motivazioni), la cistite è un’infiammazione della vescica che porta a dolore e bruciore nella zona pelvica e pollachiuria (cioè maggior frequenza della minzione). Quando questa specifica infezione si verifica almeno tre volte nell’arco di un anno possiamo parlare di
Per quanto non estremamente grave o pericolosa per la salute, a causa dei suoi fastidiosi sintomi è un disturbo che può incidere sulla vita quotidiana, sociale e lavorativa di chi ne soffre.
Cos’è la cistite
La cistite è un'infezione che colpisce le vie urinarie e la mucosa vescicale. Riconoscibile a causa dell’impellente bisogno di urinare, dalla poca produzione di urina e dal bruciore e dolore al basso ventre quando si urina, la cistite è una delle infezioni più comuni. Non è un disturbo grave, ma è fondamentale non sottovalutarla e curarla per non aggravare l’infezione che potrebbe propagarsi anche ad altri organi, quali i reni, e generare problematiche più complesse.
I sintomi
C’è una sintomatologia ben precisa per chi soffre di cistite e coinvolge soprattutto la minzione che, oltre che dolorosa, può essere abbastanza fastidiosa e limitante. I principali sintomi della cistite, anche ricorrente, sono:
Pollachiuria (aumento della frequenza di minzioni)
Dolore e bruciore al basso ventre quando si urina
Dolore soprapubico
Urgenza di urinare con difficoltà a farlo (scarsa produzione di urina)
In casi più gravi, possono esserci tracce di sangue nell’urina e possono comparire febbre e nausea.
Le cause
Le cause delle cistiti sono per lo più di origine batterica, mentre sono più rare le motivazioni non infettive, come la scarsa, eccessiva o errata igiene intima, lo svuotamento incompleto della vescica o rapporti sessuali non protetti.
Sicuramente la causa più comune della cistite è l’infezione batterica riconducibile soprattutto all’Escherichia coli: questo batterio è presente nella flora intestinale dell’uomo e di altri mammiferi e trova la sua funzionalità nella digestione, ma a volte può essere il motivo di questa fastidiosa infezione. A causa della vicinanza anatomica della fine del tratto intestinale con quello del tratto urinario, può verificarsi che il batterio si trovi nelle vie urinarie; grazie a questo breve passaggio e alla sua capacità di adattarsi anche ad altri ambienti, l’Escherichia coli trova terreno fertile per il suo proliferare, provocando infezioni.
Cos’è la cistite ricorrente
Quando la cistite si ripresenta almeno tre volte nell’arco di un anno si parla di cistite ricorrente. Rispetto alla cistite cronica, che riguarda uno stato di infiammazione continuo delle basse vie urinarie, la cistite ricorrente può colpire l’organismo più volte dopo il primo episodio. Questo avviene perché la vescica e le vie urinarie diventano più “sensibili” all’aggressione batterica, risultando più vulnerabili nonostante la terapia svolta anche con antibiotico. Prestare particolare attenzione all’igiene, adottare buone abitudini e una dieta sana, insieme all’assunzione di integratori per la cistite, può essere la routine giusta per far sì che l’intervallo tra una cistite e l’altra sia sempre più ampio e, quindi, soffrire meno di cistite ricorrente.
La cistite ricorrente in menopausa
Durante la menopausa, la cistite è un problema molto frequente, e quindi lo è anche la cistite ricorrente. Soprattutto le donne che già prima della menopausa hanno sofferto di cistite o cistite ricorrente potrebbero veder peggiorare e/o aumentare tali episodi.
Le cause principali riguardano:
Aumento del pH
La menopausa altera inevitabilmente il corpo della donna: producendo meno estrogeni, la flora vaginale subisce un cambiamento, che fa aumentare il pH: questo può rendere difficoltosa la sopravvivenza di alcuni batteri buoni presenti e incrementare le probabilità di infezioni.Atrofia genitale e rilassamento del pavimento pelvico
Producendo meno estrogeni, le mucose vaginali tendono a indebolirsi, così come il pavimento pelvico. Questo rilassamento permette alla vescica di non svuotarsi completamente, permettendo la riproduzione dei batteri.Riduzione delle secrezioni vaginali
A causa delle variazioni ormonali, le secrezioni vaginali, che hanno una funzione di protezione, diminuiscono e portano a essere le donne più vulnerabili alle varie infezioni batteriche genitali e delle vie urinarie.
La cistite ricorrente dopo rapporti sessuali
Esiste quella che viene chiamata cistite postcoitale, la cistite che viene in modo ricorrente dopo i rapporti sessuali. Questo si verifica soprattutto in rapporti non protetti, ripetuti, intensi e/o con una scarsa lubrificazione: tutto questo può irritare la zona e generare un’infiammazione, rendendo la zona stessa vulnerabile all’attacco e al proliferare dei batteri (soprattutto Escherichia coli che, ricordiamo, per questioni anatomiche, è molto facile possa passare dalla zona anale a quella genitale).
I rimedi per curare le cistiti ricorrenti
La prima cosa consigliabile è rivolgersi al medico, che saprà individuare la miglior terapia a seconda del tipo di cistite e dalle cause che l’hanno provocata. La terapia antibiotica è spesso la strada da percorrere.
Bere molta acqua regolarmente è però un’ottima abitudine non solo per aumentare il flusso della minzione e, quindi, agevolare la fuoriuscita dei batteri durante l’infezione, ma anche come metodo per prevenire la cistite. Un’altra buona abitudine è svuotare interamente la vescica e non trattenere l’urina troppo a lungo, mentre assumere frutta e verdura di stagione, alimenti a base di cereali ed evitare cibi piccanti o zuccherati, insaccati, alcol, bevande gassate e cioccolato in grandi quantità è un modo efficace per aiutare l’organismo a difendersi dai batteri.
Le buone abitudini sono fondamentali per estendere l’intervallo tra una cistite e l’altra; a queste, può essere utile associare l’assunzione di integratori alimentari a base di mirtillo rosso, D-Mannosio, ononide e uva ursina, che si trovano in compresse o in bustine da sciogliere in acqua o già pronte all’uso.