CISTITE

La visita urologica femminile

Cistite acuta: come non sottovalutare i sintomi e gli esami da fare

La visita urologica femminile ha la stessa funzione di quella maschile, ovvero controllare la salute dell’apparato urinario. A differenza del ginecologo, che si occupa dell’apparato riproduttivo femminile, l’urologo durante una visita urologica alla donna controllerà vescica, uretra, ureteri e reni per un corretto funzionamento dell’apparato urinario. Quando si ha bruciore e dolore durante la minzione e lo stimolo impellente di urinare probabilmente si è sviluppata una cistite, che può essere batterica o non batterica. La visita urologica femminile è utilissima in questi casi perché può individuare la tipologia di cistite e il batterio specifico, così da prescrivere una terapia mirata e accurata per una più veloce guarigione.

 

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Cos’è la cistite?

La cistite è un disturbo che colpisce maggiormente le donne, ma che può colpire indistintamente anche gli uomini: è un'infiammazione della vescica, molto spesso di origine batterica (anche se non sempre). I suoi sintomi, riconoscibili e fastidiosi, non sono da sottovalutare perché, per quanto la cistite non sia una malattia pericolosa, se non curata può coinvolgere i reni e arrecare danni più gravi alla salute. La visita urologica serve per identificare il tipo di cistite, e quindi se si tratta di una cistite batterica o abatterica, e che tipologia di batterio ha attaccato la vescica, le pareti vescicali e le vie urinarie. Questo è fondamentale per:

  • Individuare una terapia mirata

  • Cambiare terapia nel caso in cui gli antibiotici non dovessero funzionare (in questo caso potrebbe trattarsi di cistite non batterica)

Come si svolge la visita urologica femminile

Tendenzialmente, la visita urologica femminile si divide in due parti: una legata all’anamnesi, in cui vengono poste alla paziente domande sullo stato di salute e informazioni generiche e specifiche sul motivo della visita e del malessere; l’altra è una vera e propria visita dell’apparato uro-genitale, quindi, esattamente come per una visita ginecologica, il medico valuterà lo stato di salute dell’area genitale, della vescica, dell’utero e del retto. Come quella ginecologica, non è una visita invasiva o dolorosa.

Anamnesi

Durante la fase di anamnesi, il professionista raccoglie le informazioni necessarie per avere un quadro clinico più completo possibile della paziente e delle cause e criticità che possono aver portato a soffrire di cistite. In questo caso, il medico può chiedere:

  • Informazioni generiche sulla storia clinica ed eventuali malattie o disturbi pregressi

  • Informazioni sulla salute e sulle patologie familiari

  • Abitudini alimentari

  • Stile di vita e tipologia di lavoro (se sedentario o meno)

  • Le abitudini legate all’attività fisica

  • Assunzioni di farmaci, ma anche dipendenze da tabacco o uso di alcool

Visita dell’apparato uro-genitale

Dopo questa prima parte più informativa, si passa alla seconda parte, quella della visita dell’apparato uro-genitale. La paziente viene visitata a livello genitale, viene fatta una valutazione a livello del pavimento pelvico, viene controllata la vescica, l’utero e il retto. Per approfondire, possono essere richiesti esami specifici, come analisi del sangue, l'urinocoltura ed ecografie del basso ventre.

Gli esami per approfondimento

Esami specifici come ecografie, analisi del sangue e delle urine vengono richieste dall’urologo alla fine della visita per avere un quadro della situazione più completo prima di una diagnosi, che sarà specifica e mirata in base ai risultati emersi dalla visita e dagli esami stessi.

Tra gli esami che il medico potrebbe richiedere c’è l’urinocoltura, un esame specifico che rileva i batteri presenti nell’urina. Questo esame può essere prescritto dal medico per:

  • Individuare una terapia mirata a seconda dei batteri presenti

  • Capire i motivi per una eventuale non risposta dell’organismo a medicinali e antibiotici (in questo caso potrebbe trattarsi di cistite abatterica)

Come si cura la cistite

I rimedi della cistite sono diversi a seconda del tipo di cistite in atto (se batterica o non batterica) e la terapia può cambiare anche in base al tipo di batterio stesso: in questo caso molto probabilmente sarà necessario un antibiotico. Dopo la visita medica, le cure da seguire saranno mirate: il dottore avrà un quadro clinico globale e completo per poter intervenire con terapie specifiche. Possiamo dire, però, che ci sono alcune attenzioni che possono agevolare la guarigione dalla cistite, abitudini che non si sostituiscono alle eventuali e necessarie cure mediche, ma che aiutano per una tempestiva guarigione:

  • Idratazione: fondamentale bere molta acqua, evitando bibite e surrogati. Si consiglia di bere circa 2 litri di acqua al giorno e di urinare non appena si sente lo stimolo (non trattenendo la pipì), così da poter alleviare gradualmente i fastidi causati dalla cistite

  • Abbigliamento: indossare abiti non aderenti, biancheria intima in cotone e assorbenti in cotone sono accortezze che possono aiutare nello sfiammare le parti intime coinvolte

  • Igiene intima: prestare attenzione all’igiene intima è fondamentale per alleviare i fastidiosi sintomi della cistite. Quindi si consiglia un lavaggio intimo attento ma non troppo frequente (che rischia di peggiorare la situazione)

     

  • Integratori: esistono ingredienti naturali per la protezione delle vie urinarie, quali mirtillo rosso, uva ursina, ononide e D-mannosio, utili per lenire e alleviare bruciori e dolori, ma anche per facilitare l’espulsione e inibire l’adesione dei batteri alle pareti della vescica

     

  • Alimentazione: una corretta alimentazione, fatta di cibi ricchi di fibre e ad azione diuretica e antinfiammatoria è un aiuto ulteriore per la cura e la prevenzione della cistite. Ovviamente sono da evitare (o ridurre al minimo) alimenti infiammatori, come cibi grassi e fritti, ma anche quelli piccanti e speziati, la caffeina e l’alcool.

     

Fonti

VW urology

Humanitas

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