Perdite e cistite: cosa c'è da sapere
Quando si soffre di cistite, il benessere del tratto urinario è altamente compromesso, portando a condizioni infiammatorie della vescica più o meno gravi. Questo aspetto può manifestarsi con la presenza di perdite urinarie di vario tipo: dalle perdite di sangue, che possono indicare una forma più grave di cistite, alle perdite bianche, gialle, rosa e marroni, che possono avere svariate cause e trattamenti.
Cistite e perdite di sangue
Tra le varie tipologie di cistite ce n’è una conosciuta come cistite emorragica: in questo caso, l’infiammazione della vescica e del tratto urinario provoca gli stessi sintomi tipici della cistite con l’aggiunta di perdite di sangue (ematuria). Il sangue è presente nell’urina anche con coaguli di sangue, nei casi più gravi. Questo avviene per la presenza di agenti infettivi come batteri, virus o funghi, o per cause non infettive, quali la radioterapia o la chemioterapia; questo tipo di trattamenti, con i farmaci ad essi connessi, possono portare a soffrire di cistite emorragica.
In questo caso, ogni episodio di ematuria è da sottoporre all’attenzione del medico: un approfondimento delle cause del sangue nelle urine nel più breve tempo possibile comporta una terapia mirata e abbassa le probabilità di peggioramento delle condizioni. Una cistite emorragica non correttamente curata porta a coaguli del sangue, che possono ostruire il passaggio della minzione e questo può portare a gravi conseguenze, come l’urosepsi, ovvero la presenza di batteri nel tratto urogenitale, ma anche la rottura della vescica e una insufficienza renale.
Cistite e perdite bianche
Le perdite vaginali biancastre sono un fenomeno normale nel corso del ciclo di una donna: durante l’ovulazione e poco prima del ciclo simboleggiano un corretto funzionamento dell’apparato vaginale, purché siano indolori e inodori. Tuttavia, alla leucorrea (questo tipo di perdite) possono essere associate delle infezioni vaginali come la candida, la vaginosi batterica e, più raramente, la clamidia e la gonorrea. Non vi è, invece, una stretta connotazione tra le perdite bianche e la cistite; essendo i sintomi di altre infezioni vaginali molto simili alla cistite, la presenza di perdite bianche potrebbero indicare che si è in presenza non solo di cistite, quanto di altri tipi di infezioni batteriche. Per questo, quando si notano delle perdite bianche in concomitanza di sintomi dolorosi o fastidiosi, è consigliabile rivolgersi immediatamente a un medico per accertarne le cause e adottare la terapia più indicata.
Cistite e perdite gialle
Le infezioni vaginali spesso sono causate da uno squilibrio dell’ambiente vaginale, una condizione che favorisce il proliferare di batteri e microorganismi all’interno della vescica e del tratto urinario, causando prurito, bruciore e perdite maleodoranti.
Le perdite giallastre maleodoranti possono essere riconducibili a delle vaginiti, causati da batteri aerobi, che vivono normalmente nella vagina, ma che se trovano uno stato di infiammazione potrebbero proliferare e creare vari squilibri e fastidi a livello di benessere vaginale: dai sintomi tipici dell’infiammazione, alla presenza di un pH delle urine alterato (superiore al 6), fino alle perdite giallastre, appunto. In questo caso è fondamentale recarsi dal medico per un trattamento a base di antibiotici da assumere per bocca o da applicare localmente.
Cistite e perdite rosa o marroni
Una colorazione rosa o marrone delle urine può essere dettata da diversi fattori; tuttavia è probabile che l’urina rosa o l’urina marrone sia il primo avvertimento di una leggera presenza di sangue nelle urine e quindi sia l’inizio di una cistite emorragica. Se accompagnata dai sintomi della cistite, è quindi consigliabile agire come nel caso della cistite emorragica, richiedendo controlli e visite specifiche per identificare cause e trattamenti. Tuttavia, la cistite non è direttamente associata al sanguinamento vaginale, ma può verificarsi in concomitanza di un'infezione del tratto urinario e causare del sanguinamento, più noto come “spotting”.
Perdite e menopausa
Durante la menopausa, i cambiamenti ormonali possono influenzare la salute vaginale e urinaria in vario modo. Molte donne possono sperimentare una diminuzione degli estrogeni, con sintomi come secchezza vaginale e perdite vaginali anomale. Inoltre, la riduzione degli estrogeni può anche indebolire i tessuti vaginali e urinari, aumentando il rischio di infezioni del tratto urinario, inclusa la cistite. Per mantenere una buona salute vaginale durante la menopausa si consiglia:
- L’utilizzo di lubrificanti vaginali contro la secchezza;
- Un’igiene intima adeguata con saponi intimi rispettosi della pelle;
- Un’alimentazione corretta e integratori di Omega-3 per mantenere sana e in salute la mucosa vaginale;
- Fare regolarmente esercizio fisico.
Quando è consigliabile consultare il medico
In caso di perdite persistenti, maleodoranti o fastidiose, è consigliabile una visita dal medico: anche se le perdite vaginali bianche, gialle o rosa solitamente non sono direttamente correlate alla cistite, segnano comunque uno stato della salute del tratto genitale non perfetto. In aggiunta, in alcuni casi possono verificarsi contemporaneamente sintomi di cistite e infezioni vaginali: queste due condizioni sono diverse e richiedono trattamenti specifici. Se si hanno sintomi di cistite e si notano perdite vaginali anomale, è sempre consigliabile consultare un medico per una valutazione e un trattamento adeguati.
Fonti
https://www.my-personaltrainer.it/salute/cistite-emorragica.html
https://www.saperidoc.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/498
https://cistite.info/ginecologia/malattie-infettive/infezioni-vaginali.html